Sabato 28 settembre, in occasione dell’iniziativa “Ville Aperte”, in villa Camperio a Villasanta (MB) si è svolto un incontro, organizzato dall’Associazione Thuja Lab e in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, dal titolo: “Tracce segrete di Lucrezia Borgia. Un ritratto letto attraverso l’interpretazione della scrittura “.

Serata unica nel suo genere: sia per l’argomento intrigante, sia per l’originale scenografia di Maria Anastasia Colombo che per la meticolosa regia di Stefania Cardin e Alberto Sironi, in cui si coniugavano alla perfezione aspetti teatrali e trattazione tematica, il tutto reso oltremodo suggestivo dal gioco di luci e dalle opere dell’Artista Luca Melzi. Le lettere autografe di Lucrezia sono state lette dalla bravissima attrice Paola Efisio, che ha impersonato la protagonista nelle vesti dell’epoca, intercalando le letture alla successione delle immagini della presentazione, e alle spiegazioni delle due grafologhe Margherita Daverio e Rossana Della Torre, professioniste e socie A.G.I. Associazione Grafologica Italiana – Sezione Lombardia – presente tra i patrocinanti della manifestazione.

Quest’anno ricorrono i cinquecento anni della morte di Lucrezia Borgia, noto personaggio del rinascimento accompagnato da una fama negativa, dipinta come corrotta , intrigante e malvagia, ma che recenti e rigorosi studi storici hanno rivalutato presentandoci invece il ritratto di una donna colta e intelligente, sposa e madre affettuosa, nonché cristiana devota, come risulta anche dalle numerose missive scritte da Lucrezia nel periodo ferrarese, in cui è stata la duchessa D’Este. Proprio attraverso l’analisi grafologica di alcune lettere autografe le grafologhe hanno evidenziato come la grafia di Lucrezia presenti movimento, ritmo e personalizzazioni che la distinguono nettamente dalle scritture calligrafiche del tempo rendendola, a tratti, paragonabile alle scritture della nostra epoca.

Il ritratto che ne emerge è affascinante e complesso: una donna dal carattere volitivo e combattivo, fiera e testarda, capace di resistere alle pressioni, che ha saputo superare i limiti imposti da un contesto storico in cui le donne del suo rango venivano usate come fattrici e per stringere alleanze politiche attraverso matrimoni di convenienza. Una persona consapevole dell’importanza del proprio ruolo, dotata d’intuito e di altera eleganza, con una recettività che va oltre la diplomazia, capace di adattarsi alle situazioni con scaltrezza e secondo convenienza. Ma anche ricca di alta spiritualità e di capacità d’introspezione.

Il pubblico, numeroso ed interessato, ha gradito questo originale serata in cui gli aspetti storici, culturali ed artistici si sono integrati con efficacia, destando curiosità e partecipazione.